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PSICOTERAPEUTA ROMA

SESSUOLOGA ROMA

PSICOTERAPIA DI COPPIA

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DEFINIZIONE

La psicoterapia di coppia è un percorso in cui due partner che stanno attraversando un momento di crisi, sofferenza, disagio, mancanza di comunicazione si incontrano alla presenza del terapeuta e all’interno di uno spazio protetto e lontano dalla quotidianità, al fine di comprendere e dare significato alle complesse dinamiche in atto e alle intense emozioni in gioco. La crisi all’interno della coppia può infatti suscitare una profonda sensazione di incertezza, ansietà, precarietà, sofferenza. Essa accade, prima o poi, all’interno di ogni relazione: è una fase carica di rischi ma anche di nuove prospettive e possibilità positive. Il rischio è quello della separazione, del distacco; la positività è implicita nella possibilità di rinnovamento e di nuova scoperta della relazione stessa. Negare il conflitto, non cercare di comprenderlo, affrontarlo e superarlo porta nella maggior parte dei casi nella direzione della separazione. Spesso si è convinti che una coppia funziona solo se i partner non litigano mai o sono sempre d’accordo. In realtà, il conflitto fa intimamente parte della relazione ed è estremamente importante e utile all’interno dei rapporti: senza di esso non potrebbe esserci possibilità di cambiamento, di crescita e di miglioramento. A determinare la separazione non è dunque l’esistenza del conflitto, ma l’incapacità di comprenderne le ragioni, affrontarlo attraverso la comunicazione e dunque superarlo. La crisi permette di ripensare alle nostre esigenze e a quelle di chi abbiamo accanto, ci obbliga a fare delle scelte nella direzione di un cambiamento positivo, ci spinge a crescere, ad evolverci, a scoprire nuove modalità di relazione e nuovi stili di comunicazione. E’ un’occasione per continuare a scegliersi, ogni giorno, per riscoprire qualcosa di unico e nuovo nel partner, per perseguire un progetto comune di unione e consapevolezza. Molte coppie in crisi, prima di giungere alla comunque dolorosa decisione di lasciarsi, decidono di intraprendere una terapia di coppia, per tentare di salvare la loro unione. Non tutti però sanno bene a cosa vanno incontro e che tipo di impegno una terapia di coppia possa richiedere. Ecco dunque alcune informazioni che possono aiutare a prendere una decisione consapevole.
Come la psicoterapia individuale, anche quella di coppia analizza le emozioni e i contenuti inespressi che inibiscono o contrastano la crescita della coppia e degli individui. Dunque anche la psicoterapia di coppia prevede un lavoro di elaborazione e la possibile modificazione del rapporto con sé stessi. La psicoterapia di coppia, però, interviene anche sui processi comunicativi interni alla coppia, allo scopo di interrompere i rigidi “copioni” che spesso si sviluppano al suo interno. La ricostruzione del dialogo è fondamentale: indipendentemente da come si evolverà la coppia, i partner debbono riuscire a comprendersi e ritrovare uno spazio di senso comune, che permetterà loro di evolversi come individui e come coppia. Inoltre la terapia di coppia permette di comprendere l’uso reciproco dell’altro per regolare il proprio equilibrio, sia nel bene che nel male. Infatti durante la terapia di coppia spesso si scopre che i partner tendono ad usare inconsapevolmente l’altro per gestire i propri aspetti personali rimossi, o non riconosciuti in quanto ritenuti negativi. Questo può avvenire in molti e differenti modi; quello più comune è l’uso costante ed inconsapevole di proiezioni reciproche (attribuire all’altro aspetti di sé negati, non riconosciuti o rimossi). Molto spesso si pensa alla coppia come a qualcosa che, per sua natura, debba durare per sempre. Si ritiene anche, erroneamente, che le cose debbano accadere spontaneamente. In realtà la coppia evolve nel tempo come i partner che la costituiscono: essa cambia, si modifica, incontra ostacoli e difficoltà dovuti a situazioni che possono essere esterne o interne alla coppia stessa (nascita di un figlio, morte di un parente, perdita del lavoro, affievolirsi dei sentimenti). Tali eventi determinano il passaggio della coppia da una fase all’altra (per esempio si passa dalla fase dell’innamoramento in cui la coppia si costituisce e prende forma ad una di consolidamento che vede i partner uniti dagli impegni genitoriali e l’accudimento dei figli). Il passaggio attraverso queste fasi può determinare vere e proprie crisi. Proprio per questa natura mutevole, affinché i partner possano continuare a trovare soddisfazione e piacere nella vita di coppia, c’è bisogno di un forte impegno reciproco nel mantenere vivo il legame attraverso i cambiamenti e le difficoltà. Accade spesso invece, nelle coppie in crisi, che ciascuno consideri il partner il principale responsabile della situazione di tensione che si è venuta a creare. In altre parole, ciascuno sente di essere dalla parte della ragione e cerca di fare delle pressioni affinché il partner cambi. Tutto ciò genera sempre maggiore insoddisfazione e frustrazione. La crisi di una coppia può manifestarsi in diverse forme che vanno da una conflittualità forte ed accesa fino ad una forma più celata, segnata grandi distanze, lunghi silenzi e dall’assenza di comunicazione. In questi casi, solo un intervento esterno può restituire alla coppia imbrigliata una visione può adeguata alla realtà nonché i modi per modificarla.
PSICOTERAPIA DI COPPIA
Le cause principali e più ricorrenti di una crisi sulle quali si può intervenire con una Terapia di coppia sono:
  • Mancanza o scarsa comunicazione
  • Liti eccessive
  • Tradimenti
  • Gelosia patologica
  • Mancanza di rapporti e di intimità
  • Indipendenza affettiva
  • Dubbi relazionali
  • Aggressività di uno od entrambi i partner
  • Intromissione delle famiglie di origine
  • Patti taciti, impliciti o non esplicitati
  • Eccessivo impegno all’interno della coppia da parte di uno solo dei due partner
  • Investimenti eccessivi su interessi personali
  • Esagerata autonomia di uno dei due partner (es. uno dei due si laurea o realizza i propri obiettivi, mentre l’altro rimane indietro) Conflitti sul modo di educare i figli Traumi improvvisi
I VANTAGGI
Questa forma di terapia è di grande aiuto per le coppie in crisi in cui il legame non è più fonte di piacere bensì generatore di dubbi ed incertezze. La Terapia di Coppia è di grande utilità in tutti i casi in cui la relazione non è più in grado di generare benessere e felicità ad uno dei due partner o a entrambi. Il primo obiettivo della terapia, su una relazione in crisi, è quello di accrescere la consapevolezza sulle modalità relazionali e comunicative che contribuiscono a generare e alimentare la crisi. Intervenire con la terapia non significa unicamente superare le difficoltà, quanto piuttosto imparare come nutrire il legame affettivo, per poter vivere la relazione di coppia in modo più costruttivo e soddisfacente, nonché duraturo nel tempo.
A CHI SI RIVOLGE
  • Coppie in fase di stallo: non riescono più a stare bene insieme ma neppure a lasciarsi.
  • Coppie conflittuali, che litigano accesamente senza mai trovare un punto di accordo.
  • Coppie distanti, in cui la non comunicazione ha generato una dolorosa distanza emotiva.
  • Coppie in cui un tradimento abbia generato una ferita che stenti a rimarginarsi.
  • Coppie in fase di separazione.
  • Coppie con difficoltà procreative.
  • Coppie in cui un partner sia portatore di gravi sintomi (depressione, fobie, attacchi di panico).
  • Coppie con difficoltà nella sfera dell’intimità
SI RIVOLGE A PERSONE CHE :
  • Hanno difficoltà nella gestione delle emozioni
  • Stanno attraversando un momento di crisi
  • Non riescono ad attuare una scelta o sono preda di dubbi
  • Manifestano uno o più sintomi legati ad una patologia
  • Soffrono di bassa autostima
  • Si sentono sfiduciati e poco motivati
  • Non riescono ad essere felici

Imparare a stare per scelta e non per necessità

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Psicologa, psicoterapeuta, sessuologa a Roma

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    Psicologa Roma

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    Molto spesso le incomprensioni nascono da una cattiva comunicazione, dai famosi equivoci, da reazioni conseguenti ad azioni vissute e “lette” in modo rigido. Molto spesso si perde di vista, nella coppia, il reale obiettivo che è comune proprio perché della coppia; e il rapporto da cooperativo diventa competitivo con il risultato che non esisteranno né vinti né vincitori. Se ci si rende conto di questo, tutto è risolvibile!

    FARE DOMANDE
    L’obiettivo principale è aiutare il paziente a “cavarsela da solo“, con le proprie forze: l’idea che si possa diventare dipendenti dalla terapia o dallo psicoanalista è solo un luogo comune. Il fine della psicoterapia psicoanalitica è il cambiamento consapevole di quei meccanismi psicologici da cui deriva il malessere della persona ed i suoi sintomi (ansia, depressione, fobie, ecc.) tramite lo sviluppo delle risorse personali: il terapeuta aiuta il paziente a riorganizzare la sua vita interiore in modo più soddisfacente ed armonico. L’obiettivo ultimo è garantire il benessere globale della persona. Gli obiettivi della psicoterapia si decidono insieme alla persona in base alle sue richieste ed alle sue necessità.

     

    La relazione di coppia non è statica, ma dinamica, nel senso che si trasforma continuamente. Con il trascorrere del tempo infatti, con la frequentazione e la conoscenza fra i due partners, i sentimenti e le emozioni dell’innamoramento si trasformano in un sentimento più profondo, quello dell’amore. La relazione fra i due partners diventa più stabile e solida, ma le emozioni travolgenti dell’inizio si fanno sempre più sfumate. In una coppia stabile e duratura, molte sono le vicende della vita che i due partners dovranno affrontare: l’attraversamento di queste esperienze cambierà moltissimo sia le due persone, sia la loro relazione. In alcuni casi i cambiamenti riguarderanno in prevalenza solo uno dei due partners, in altri casi li riguarderanno entrambi. Questi cambiamenti, che non sempre vanno nella stessa direzione, possono a volte provocare uno squilibrio molto forte, che può spingere la coppia in una profonda crisi, dalla quale non sempre è facile riemergere.

    Non esistono coppie assolutamente felici: tutti, chi più chi meno, durante la loro vita di coppia sperimentano dei conflitti, dei litigi, dei momenti di tensione, più o meno forte. Le coppie che appaiono più felici tuttavia sembrano avere un segreto: quello di saper gestire i conflitti, con affetto e spirito di amicizia. Le coppie infelici non hanno questa capacità e per questo ad un certo punto della vita decidono di separarsi, senza cercare possibili rimedi, come quello di una terapia di coppia.

    La terapia di coppia è un mezzo per risolvere problemi e conflitti che la coppia non è in grado di gestire da sola in modo efficace. La terapia di coppia coinvolge entrambi i partner, i quali chiedono ad un professionista qualificato di discutere insieme i loro pensieri e sentimenti. L’attenzione viene focalizzata sulla relazione e sui cambiamenti che possono essere ad essa apportati, sia nel modo di comunicare, sia negli atteggiamenti da prendere.

    L’obiettivo di una terapia di coppia è quello di fornire ai due partners una nuova chiave di lettura dei comportamenti propri e del partner, per permetter loro di decidere se hanno bisogno (e desiderano) dei cambiamenti nel loro rapporto e, in tal caso, essere aiutati a metterli in atto.

    La maggior parte dei terapeuti inizia con una anamnesi. Il terapeuta chiede informazioni sulla storia della relazione e sulle singole storie dei partner. Ciò consente al terapeuta di sviluppare una comprensione più profonda. La maggior parte dei terapeuti, terminata l’anamnesi, parlerà della sua impressione sui problemi portati dalla coppia e spiegherà il modo in cui intende procedere per la terapia. La coppia a questo punto può decidere se accettare le indicazioni del terapeuta sull’opportunità o meno di entrare in terapia.

    No: le terapie che coinvolgono anche i figli si chiamano “terapie familiari”. Esse sono diverse, perché si focalizzano sulle dinamiche fra i vari componenti della famiglia e non solo sui due membri della coppia. I figli possono certamente essere colpiti, direttamente o indirettamente, dai problemi di coppia che stanno affrontando i loro genitori. E’ possibile che essi diventino ansiosi e inizino a manifestare dei problemi, anche se non tutte le loro difficoltà derivano necessariamente da quelle dei loro genitori. Le difficoltà dei figli tuttavia possono migliorare man mano che la relazione della coppia migliora, per cui, prima di portare i figli in terapia per problemi conseguenti alla crisi dei genitori, è meglio tentare una terapia di coppia.

    La mediazione familiare non esplora aspetti della vita passata della coppia, ma solo quelli presenti e futuri, attraverso il raggiungimento di accordi psico-legali condivisi. Essa è importantissima in fase di pre-separazione. La terapia di coppia viene invece intrapresa quando i due partners desiderano risolvere i conflitti che hanno provocato la loro crisi, preferibilmente allo scopo di rimanere insieme, e non di separarsi (anche se talvolta anche la terapia di coppia può portare alla decisione condivisa che sia meglio chiedere la separazione). La terapia di coppia prevede certamente anche una mediazione ma ha, rispetto ad essa, obiettivi superiori, che riguardano non solo gli aspetti pratici dell’esistenza, ma il benessere generale delle persone che desiderano continuare a vivere in coppia.

    La terapia di coppia si concentra sulla relazione in generale, mentre la terapia sessuale si occupa in modo più specifico delle disfunzioni sessuali. Alcuni problemi all’interno di una relazione spesso influenzano il rapporto sessuale sessuale e viceversa, per cui se il terapeuta ha una formazione in sessuologia in genere tratta sia i problemi relazionali, sia quelli sessuali della coppia.

    Certamente si. Si giunge ad una terapia di coppia quando ci si rende conto che, per tantissimi motivi, non ci si riesce da soli e si ha bisogno di un aiuto esterno.

    Una psicoterapia di coppia, se funziona, comincia a produrre i suoi effetti già dalle prime sedute: i due partners si sentono più sereni, tornano a comunicare e riprendono ad avere rapporti sessuali; per questo motivo la durata complessiva non è mai molto lunga, ma è impossibile stabilirla alle prime sedute, perché dipende moltissimo dalle reazioni dei partner alla terapia e dal loro impegno nel seguire le indicazioni terapeutiche.

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